giovedì 26 novembre 2009

Lettera a Mercalli, Onorato e Delitala

Pubblichiamo la lettera che il meteorologo Dottor Domenico Azzone (1° M.llo Domenico Azzone - Esperto Meteo Aeronautica militare) ha inviato agli egregi Luca Mercalli, Luca Onorato ed Alessandro Delitala della Società meteorologica italiana, circa la differenza tra scie chimiche e scie di condensazione. L'autore di questa circostanziata missiva, con rara competenza, indugia su molti aspetti del tema, con particolare riferimento alla morfologia delle "chemtrails", dimostrando, con un'analisi serrata e stringente, che le scie rilasciate dagli aerei militari non sono riconducibili al fenomeno della condensazione.

Nello scritto, che configura un breve ma persuasivo trattato (assai pregnanti, tra le altre, le parti dedicate alla nefologia), sono confutate tutte le pseudo-argomentazioni con cui gli esimi redattori di Nimbus hanno creduto di liquidare la questione "scie chimiche": infatti petizioni di principio, generalizzazioni, asserzioni infondate e superficiali sono, ad una ad una, sviscerate. Vengono così messi a nudo, con impietosa lucidità, gli errori e gli orrori di una "scienza" profondamente ideologizzata e tarata. Temiamo che gli illustri meteorologi, cui è rivolto questo scritto, non risponderanno, anche perché potrebbero solo ripetere le loro isteriche grida di negazione, i loro latrati di cani in trappola.

Il testo, in formato PDF si può leggere a questo indirizzo.


Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Puoi votare le mie notizie anche in
questa pagina.


Attacco all'informazione CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì 13 novembre 2009

Incendi, voli notturni e geo-ingegneria: gli avvelenatori scatenano l'inferno sulla terra

L'Italia brucia, ma non è l'unico stato ove si sono sviluppati terrificanti incendi. Anche la Francia (ivi compresa la Corsica), la Spagna, la Turchia, la Grecia ed il Portogallo hanno subìto roghi devastanti e difficili da estinguere.

I media di regime, come sempre, non ci svelano le reali cause degli incendi che, in modo incredibilmente sincronizzato, sono divampati anche quest'anno in varie aree d'Europa. Come sempre, si addossa la responsabilità ai soliti fantomatici piromani. Quasi fa sorridere la dichiarazione secondo cui è stata ritrovata intatta una scatola di fiammiferi, che sarebbe servita da miccia, in una zona laddove è visibilmente tutto cenere e devastazione. Intanto in Francia alcuni militari sono stati visti appiccare il fuoco con alcuni razzi di segnalazione. L'identità dei responsabili è a tutt'oggi ignota. Anche in Italia, nel 2007, furono avvistati elicotteri lanciare razzi sui terreni sottostanti.

L'agronoma californiana Rosalind Peterson notava che gli incendi di questi ultimi anni sono impossibili da spegnere, poiché le piante sono cosparse di biossido di zolfo che viene diffuso con gli aerei. Sì, quelle scie in cielo non sono condensa, ma una mistura micidiale di elementi chimici e metalli come il trimetilalluminio, il bario, il biossido di zolfo, il titanio e, casualmente, sono elementi e composti dannatamente infiammabili. Che cosa avviene allora se le temperature aumentano sensibilmente (grazie anche alle emissioni elettromagnetiche) e se, magari, qualcuno e con metodi da commando, appicca il fuoco alle sterpaglie ed ai boschi? Vale la pena ricordare episodi precedenti.

Anche in quella occasione, stranamente, le immagini satellitari non furono più disponibili nei giorni successivi alla pubblicazione di un nostro articolo dedicato alla questione. Quest'anno i gestori del "MODIS Rapid Response System" (mappe satellitari ad alta risoluzione fornite da due satelliti gestiti dalla N.A.S.A.) hanno pensato bene di non correre i rischi del 2007, così hanno reso irraggiungibili i server per alcune ore, giusto il tempo necessario per rimuovere e sostituire le satellitari scomode.

Le cause di questi incendi risiedono in due fattori principali:

a) le irrorazioni aeree (a bassa ed alta quota) di prodotti infiammabili
b) le emissioni di microonde

Una volta create le condizioni idonee, intervengono squadre addestrate per scatenare l'inferno.

Intanto il programma di legittimazione delle irrorazioni prosegue, grazie anche alla provvidenziale spinta mediatica fornita dal burattino, presidente degli Stati Uniti, Barak Obama: egli ha recentemente affermato che la geoingegneria è l'unico mezzo per contrastare (sic) il "riscaldamento globale". Sulla Rete, in televisione, sulle riviste e sui quotidiani troviamo quindi articoli come questo.

**************
Pumping sulfur dioxide into the stratosphere to block the sun, brightening clouds with reflective sea salt, or fertilizing the oceans with iron are just some of the way-out schemes some scientists have proposed to fight global warming if all else fails.

This week, the American Meteorological Society issued a final version of its policy statement on geoengineering Earth’s climate system. The organization warns against the potential risks but also endorses research into the feasibility of such efforts, along with their ethical, social and political implications.

“Geoengineering will not substitute for either aggressive mitigation or proactive adaptation, but it could contribute to a comprehensive risk management strategy to slow climate change and alleviate some of its negative impacts,” the statement says.

President Barack Obama’s science advisor, physicist John Holdren, has previously said, “We have to keep geoengineering on the table...because we might get desperate enough to use it
.”
**************

Sì, avete letto bene. Si ammette tranquillamente che è necessario diffondere, con gli aerei, "sulfur dioxide", ovvero biossido di zolfo. Stupisce il fatto che si voglia ignorare l'elevato potere da "effetto atmosfera" del biossido di zolfo, decine di volte superiore al CO2. In pratica si disperdono (sì, "si disperdono" già da anni e non "si vorrebbero disperdere") biossido di zolfo[1] ed esafluoruro di zolfo[2] con la motivazione ufficiale di limitare l'effetto atmosfera, quando tale composto sortisce l'effetto contrario.

Osservate il cielo: è di un azzurro pallido, molto vicino al bianco? La luce è accecante? Il sole appare circondato da un alone opaco? Non c'è una sola nuvola? Dove sono i cumuli? Fa un caldo insopportabile e l'aria è irrespirabile? Di sera avete a volte avvertito l'inconfondibile odore della capocchia di un cerino? E' lo zolfo e badate bene che questo viene diffuso in atmosfera da anni! Il motivo? Fornire credibilità e forza alla teoria dell'effetto serra da CO2, in modo tale da promuovere l'introduzione di nuovi balzelli su chi "inquina", producendo CO2 ed indurre i politici e gli scenziati riottosi (pochi, in verità) ad adottare tecniche di geoingegneria per contrastare gli effetti indotti proprio dalla geoingegneria. E' folle? No. Dietro a questo paravento gira un fiume di denaro e si nasconde una molteplicità di interessi, sia militari sia civili. In tal modo, si potranno nel contempo legittimare le irrorazioni e si potrà disperdere praticamente di tutto in atmosfera, senza dover fornire alcuna spiegazione.

Sì, perché le persone cominciano a vedere e chiedono spiegazioni e ciò è un ostacolo rispetto ai piani, perciò, nei paesi dove esiste maggiore informazione sulle scie chimiche, gli avvelenatori sono costretti a dissimulare e questo inficia la piena efficienza del progetto. Su Francia, Italia, Grecia, Spagna, infatti, stanno concentrando le operazioni nelle ore notturne. Le satellitari mostrano fitte nebbie composte da particelle autolevitanti,[3] create ad hoc con scie chimiche di tipo non persistente (scie quindi non visibili da satellite), nebbie che si diradano durante la giornata, per poi caricarsi elettricamente con i raggi solari. Da qui la quasi totale assenza di voli diurni, non necessari con l'alta pressione, anche se questa "evoluzione" nelle tecniche di avvelenamento della biosfera risulta sempre un compromesso che ridimensiona il conseguimento di alcuni obiettivi.

Sulla Francia del Nord Ovest, la mattina del 26 luglio, la situazione appare differente, a causa di una perturbazione atlantica in arrivo durante la notte. Ecco quindi che sono state, di prima mattina, stese scie chimiche di tipo persistente a mo' di barriera per bloccare il fronte nuvoloso. Pare che ci siano riusciti.

Il nostro problema, ora, consiste nel fatto che qualcuno vuole un pretesto per attuare indisturbati ed alla luce del sole progetti di bioingegneria e bio-nanotecnologia, sulle nuove armi (al plasma e non solo), sulla disgregazione e ricomposizione molecolare (vedi bang sonici), sulle comunicazioni militari basate sulla luce laser etc.

Le operazioni di aerosol nel mondo sono rimaste sino ad ora un segreto proprio perché a condividerne interessi e scopi sono in molti. Sul carro dei militari sono salite le aziende O.G.M., le aziende farmaceutiche, i centri universitari, i governi etc. Gli interessi e gli scopi raggiungibili sono dunque innnumerevoli. Escludiamo categoricamente l'opzione "per il vostro bene" e prediligiamo l'opzione "sfoltimento della popolazione ed indebolimento psicofisico della rimanente". L'aumento vertiginoso di patologie legate ai metalli pesanti (Alzheimer, S.L.A., Parkinson, linfomi) è l'effetto voluto ed in questo modo si ottengono due risultati:

a) aumento del fatturato per le aziende farmaceutiche
b) sfoltimento della popolazione, lento, ma inesorabile.

La geoingegneria diventerà il cavallo di Troia ideale e non è lontano il giorno in cui verrà imposto un nuovo balzello per finanziare quelle stesse operazioni che, per ora, restano ancora clandestine e che sono definite nel mondo "chemtrails". In definitiva pagheremo per venire avvelenati ed un giorno, forse, dovremo invidiare coloro che non sono sopravvissuti.

"Vi sarà un giorno in cui l'uomo bianco non avrà altro cibo che le sue banconote".

Capo tribù HOPI


[1] Biossido di zolfo (SO2)

Il biossido di zolfo, o anidride solforosa (SO2), è un gas dall’odore pungente, la cui presenza in atmosfera deriva dalla combustione di prodotti organici di origine fossile contenenti zolfo, quali carbone, petrolio e derivati.
In natura l’anidride solforosa viene immessa in atmosfera al seguito delle eruzioni vulcaniche, mentre le principali sorgenti antropiche sono costituite dagli impianti per il riscaldamento e la produzione di energia alimentati a gasolio, carbone e oli combustibili. Il traffico contribuisce alle emissioni complessive di biossido di zolfo solo in minima parte.
L’esposizione a SO2 - che peraltro è un inquinante caratterizzato da una soglia di percezione molto bassa - provoca nell’uomo irritazione e lesione al tratto superiore dell’apparato respiratorio e aumenta la predisposizione a episodi infettivi acuti e cronici (tracheiti, bronchiti, ecc.). I danni alla vegetazione (maculatura fogliare e arresto della crescita) e ai materiali (corrosione) sono dovuti essenzialmente alla partecipazione di questo inquinante nella formazione delle cosiddette “piogge acide”.

[2] Esafluoruro di zolfo (SF6)

L’esafluoruro di zolfo è un gas che possiede caratteristiche dielettriche notevoli, perciò è largamente impiegato nei sistemi radar militari (es. AWACs) come medium per la propagazione delle onde.

Attualmente gli standard militari usano esafluoruro di zolfo puro, e nessuna alternativa viene proposta. L'esafluoruro di zolfo cattura efficacemente la radiazione infrarossa, e vista la sua relativa inerzia chimica, non viene rimosso velocemente dall'atmosfera terrestre. Queste proprietà lo rendono un potente gas serra.

Diversi esperimenti fanno largo uso di SF6 come gas tracciante per lo studio delle peculiarità chimico-fisiche delle nubi. Uno di questi è “Studio dell'elemento tracciante nello scambio verticale dei cumulonembi”.

[3] Da un documento del C.F.R.:

"So far, launching reflective materials into the upper stratosphere seems to be the easiest and most cost-effective option. This could be accomplished by using high-flying AIRCRAFT, naval guns, or giant balloons. The appropriate materials could include SULFATE AEROSOLS (which would be created by releasing sulfur dioxide gas), ALUMINUM OXIDE DUST, or even SELF-LEVITATING and SELF-ORIENTING designer particles engineered to migrate to the Polar Regions and remain in place for LONG PERIODS".


Un particolare ringraziamento va al nostro amico Arturo, per la ricerca bibliografica.



Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Puoi votare le mie notizie anche in
questa pagina.


Attacco all'informazione CLICCA QUI

TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 3 novembre 2009

Scie chimiche e vaccini: esiste un nesso?

Ci domandiamo se esista una correlazione tra le scie chimiche ed i vaccini prodotti ufficialmente per immunizzare la popolazione dall'influenza A H1N1, il cui virus è stato creato in laboratori militari statunitensi. Ora, si potrebbe pensare che il vaccino, contenente numerosi veleni, annoveri tra i suoi ingredienti pure un marcatore genetico, una sequenza di D.N.A. usata per analisi comparative negli studi di genetica della popolazione.

I marcatori genetici sono formati da una sequenza S.T.S. (Sequence tagged site), una breve serie nucleotidica distribuita nel genoma. La conoscenza della loro successione permette di sfruttarli a scopi diagnostici e di ricerca, ma consente pure di preparare sonde specifiche. Le sonde sono frammenti di acidi nucleici resi visibili grazie ad una marcatura radioattiva, fluorescente o enzimatica. Il frammento è impiegato nelle tecniche di ibridazione molecolare, ossia per la formazione di una molecola di acido nucleico a doppio filamento, a partire da due molecole complementari di D.N.A. o R.N.A. a singolo filamento, mediante legami ad idrogeno tra i nucleotidi appaiati.

In parole più semplici, i marcatori genetici servono ad individuare gruppi specifici all'interno della popolazione umana. Senza dubbio la vaccinazione di massa è un espediente escogitato dal governo occulto mondiale per falcidiare intere generazioni, il cui sistema immunitario è stato già fiaccato con decenni di scie chimiche, di alimentazione industriale, di radiazioni nucleari, di farmaci, di fluoro nei dentifrici etc.

Tuttavia non si può escludere che la vaccinazione sia finalizzata a scopi riconducibili all'ingegneria genetica. Gli avvelenatori intendono forse individuare precisi gruppi, per poi indurre o catalizzare mutazioni genetiche sfavorevoli che, come è noto, sono dovute ad agenti fisici o chimici. Si potrebbe ipotizzare pure un collegamento tra quel 15 per cento circa di umanità che non sarebbe, stando ad alcuni ricercatori, facilmente manipolabile, ed i soggetti con RH negativo, la cui percentuale è appunto del 15 per cento. Sono costoro il bersaglio dei markers? [1]

E' anche congetturabile che una frequenza elettromagnetica ad hoc sia in grado di innescare la mutazione o qualche fenomeno simile, come dimostrato dall’ex militare francese Marc Filterman, nel suo libro, Les armes de l’ombre. Filterman annota: "Immaginiamo che un genetista scopra che un marcatore si trasforma in una tossina, non appena è esposto ad una particolare emissione elettromagnetica. Il paese che è all'origine di questa invenzione decide di integrare in gran segreto questo marcatore all'interno di alcune materie prime, come la farina ed il latte. Poi queste materie vengono esportate all'estero. Il paese esportatore dovrà solo in seguito attivare il marcatore per trasformare il cibo in veleno. Occorre quindi esporlo ad un campo elettromagnetico. Ciò non è difficile, se i chimici sono riusciti a realizzare un marcatore idoneo. I modi di attivazione per trasformarlo in tossina sono molteplici. Si possono usare antenne radio della potenza di un megawatt che possono, al momento necessario, emettere una modulazione specifica di bassa frequenza innescante il processo di trasformazione del marcatore. Si può impiegare un aereo radar o un A.W.A.C.S. in grado di generare un'onda di attivazione in un'area dal raggio da 200 a 500 km. In questo modo si può contaminare solo il settore sorvolato".

Non si tratterebbe quindi "solo" di sfoltire la popolazione mondiale per mezzo dei vaccini, ma anche di isolarne determinati settori per trasformarne i componenti in "individui geneticamente modificati", deboli e proni alla volontà dei potenti.

Naturalmente sono supposizioni suffragate solo da qualche piccolo e frammentario indizio. Mancano le prove e soltanto gli eventi futuri confermeranno o smentiranno queste ipotesi. Certo, gli aspetti biologici e genetici della questione “chemtrails” non sembrano essere meno importanti dei fattori chimici ed elettromagnetici.

[1] La giornalista Amy Worthington ricorda che le scie includono componenti biologiche: da alcuni studi emerge che sono diffusi anche marcatori biologici.


Fonti:

Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s.v. marcatore, sonda, S.T.S.
M. Filterman, Les armes de l'ombre, 2006



Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Puoi votare le mie notizie anche in
questa pagina.


Attacco all'informazione CLICCA QUI

TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

Related Posts with Thumbnails